Ami la pizza? Se la tua risposta è sì, mangiarla buona è più di un piacere. Il Gambero Rosso presenta la guida “Pizzerie d'Italia 2026”, che contiene i nomi dei migliori locali nel nostro Paese in cui mangiare le varie tipologie di pizza.
La guida racconta la pizza, ma anche il territorio in cui viene fatta: la Valmarecchia e il Belìce, la Lessinia e il Parco Agricolo Sud, la Valle Caudina e l’Agro Pontino, la Calabria, la Maremma, il Garda, le Langhe, i Monti Lattari, gli Aurunci e le Murge. E le identità che man mano si risvegliano in forma di impasti: la ruota di carro dei vicoli e la tonda croccante dei romani, la nuova – che poi è antica – pizza sottile dei pugliesi o l’orgoglio aromatico di Tramonti.
Qual è la pizza migliore d'Italia
Sono stati assegnati 100 i Tre Spicchi e 18 le Tre Rotelle (il massimo riconoscimento rispettivamente per le pizzerie “al piatto” e per quelle “al taglio” o da asporto). In vetta ai Tre Spicchi, con 97 punti, ancora una volta Franco Pepe con Pepe in Grani (Caiazzo), affiancato da I Tigli di Simone Padoan (San Bonifacio). A svettare sulle Tre Rotelle, invece, Pizzarium di Gabriele Bonci (Roma), con 96 punti. Sono 34 le Stelle, i locali che hanno ricevuto Tre Spicchi o Tre Rotelle per almeno 10 anni consecutivi.
Tra i premi speciali c’è quello di Pizzaiolo emergente assegnato a Davide Giallongo, di “Mazzini60” a Pozzallo (Ragusa). Da segnalare il premio per Ricerca e innovazione è andato a “Madia”, a Salerno. La miglior proposta di fritti è stata giudicata quella di “Tac thin & crunchy”, a Roma. Il premio Pizza e territorio è andato a “L'ammaccata”, a Casal Velino (Salerno).