L’ecografia alle anche è uno degli esami più importanti nei primi mesi di vita del neonato, perché permette di verificare che le articolazioni dell’anca si sviluppino in modo corretto. È un controllo semplice, non invasivo e fondamentale per individuare in anticipo eventuali anomalie, come la displasia evolutiva dell’anca. In Italia è ormai un punto fermo dei bilanci di salute: di solito viene consigliata dal pediatra alle dimissioni dall'ospedale o direttamente dal proprio medico di riferimento.
Quando si fa l'ecografia alle anche ai neonati
In genere l’ecografia alle anche viene eseguita tra la quarta e l'ottava settimana di vita, quindi orientativamente quando il neonato ha circa un mese o poco più. Questo intervallo consente di ottenere immagini chiare e valutazioni precise, perché l’articolazione è ancora formata principalmente da tessuto cartilagineo e non da osso.
A volte l’esame può essere anticipato, per esempio in caso di familiarità per la displasia, se il parto è avvenuto podalicamente o se il bambino presenta segni che richiedono un’attenzione maggiore.
In cosa consiste l'ecografia alle anche
L'ecografia è in grado di "scattare una fotografia" che mostra se la testa del femore è ben posizionata nella sua “conca” naturale. Un’anomalia non significa che ci sia un problema grave: spesso bastano un semplice tutore o accorgimenti posturali per guidare la crescita dell’anca nel modo giusto. Talvolta i medici consigliano anche di mettere un pannolino in più per tenere le gambine più divaricate. In caso di problematiche, la tempestività è fondamentale: prima si intercetta un’eventuale difficoltà, più semplice è il percorso di correzione.
L’esame dura pochi minuti e non provoca alcun fastidio. Il neonato viene posizionato su un fianco, con un po’ di gel sulla pelle e il tecnico o il medico muove una piccola sonda che invia immagini immediate allo schermo. I genitori possono restare presenti e spesso il bambino neanche si accorge di nulla.